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Il pellegrinaggio al Pollino | testo introduttivo | ||||||
La tarantella è
un ampia famiglia di danze diffusa in quasi tutta l'Italia meridionale, avente i seguenti
tratti distintivi: una corrispondenza prevalentemente ritmica fra l'esecuzione musicale e
quella coreutica, una "struttura" morfologica aperta che permette una certa
libertà di organizzazione degli elementi cinesici, un impianto coreografico essenziale,
composto di ballo (frontale) e giro (grande o/e piccolo, lento o/e veloce) e il prevalere
della coppia su altri modelli di partecipazione. Il suo nome vuol dire "piccola
taranta" (tarantola) ed evidenzia l'origine terapeutica legata ai rituali del
tarantismo meridionale. La tarantella di tipo lucano centro-meridionale, presenti nel materano, nelle valli centro-meridionali della Basilicata, nel cilento, sul Pollino e nella Calabria settentrionale, si richiamano al modello più diffuso del sud, la cui forma e ballata in coppia mista e non, con struttura coreografica di base bipartita, composta dal ballo frontale o tarantella, e dal giro grande con cambi di fronte o di direzione, con rotazioni o semi rotazioni. Nella vasta area del Pollino vi sono anche tarantelle in cerchio con più ballerini in ordine sparso e tarantelle a quattro prevalentemente con due coppie miste Contributo a cura di Gianfranco Donadio |
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