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Il 16 agosto la chiesa di San Rocco a
Palmi (RC) è gremita fin dalla mattina di fedeli che pregano e cantano in onore del Santo.
E’ uno spettacolo imponente, di grande effetto e di forte coinvolgimento emotivo. Palmi ha un rapporto particolare con questo Santo e la conferma di questo si può avere
osservando le centinaia di ex-voto in cera che vengono deposti ai piedi di un altare secondario della chiesa.
Numerosi emigranti tornano o mandano offerte in denaro per l’occasione. La chiesa è, in quei giorni, meta di un incessante pellegrinaggio di fedeli che si fermano in preghiera davanti alla statua del
Santo posta, per l’occasione al centro della navata.
Fra una messa e l’altra i fedeli cantano una canzone in onore
di San Rocco costituita principalmente dalla stessa strofa con continue
varianti.
A
la testa di Santu Rroccu
’na bella curuna nci sta
Santu Rroccu di la Francia
Facitimmilla la carità."
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Il canto continua così all’infinito e dopo le lodi della bella corona sarà la volta del mantello che il Santo porta sulle spalle, del bastone che ha in mano, del cane che è ai suoi piedi ecc.Ogni tanto la canzone si interrompe dal grido “Viva San Rocco”
seguito dall’applauso di tutti i fedeli
Nel primo pomeriggio la piazza antistante la chiesa è coperta da cappe di spine disposte in maniera ordinata su più file. Su ogni cappa
troneggia un’immagine di San Rocco.
Vicino ad esse si muovono uomini vestiti solo di pantaloni bianchi. Parlano con amici e parenti per allentare la tensione, si stanno preparando a compiere un rito atteso tutto l'anno, un gesto in cui sono riposte speranze e
desideri, cercano di entrare in contato con la divinità offrendo il proprio dolore e la propria sofferenza.
Prima dell'inizio della processione le cappe
vengono indossate sulla nuda pelle, gli spinati si stringono al petto un'icona del
Santo mentre i familiari che li assisteranno nel corso del loro rito si preoccupano di tagliare gli aculei che potrebbero ferire gli occhi. Alcuni si fanno stringere ancor di più la cappa di spine con delle funi.
Tutti gli spinati entrano in file indiana nella chiesa per salutare la statua del Santo e riceverne la benedizione, le si inginocchiano davanti ed escono andando a disporsi su due file aspettando, insieme a migliaia di persone assiepate anche sui balconi delle vie adiacenti la chiesa l'attesissima uscita della statua portata in spalla dagli 'mbuttaturi , gli uomini che tradizionalmente sono preposti al trasporto del Santo.
L’uscita del santo, per l’inizio di una processione che durerà circa quattro ore, è
sottolineata dagli applausi della folla e dallo scoppio di petardi. Lo spettacolo di questa statua portata a spalla e dalla moltitudine di uomini e donne coperti di spine che si apprestano
al compimento del loro rito è imponente e richiama oltre ai fedeli sempre numerosi anche migliaia di turisti da ogni parte d'Italia.
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