Scheda di
presentazione a cura dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Procida che si
ringrazia per la collaborazione.
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Ben poco resta, oggi,
dell'antica, ricca tradizione dei riti della Settimana Santa a Procida, le antiche usanza Pasquali dell'isola
restano circoscritte alla processione detta degli "Apostoli", che si svolge il
Giovedì santo e a quella, detta dei "Misteri", che ha luogo il Venerdì Santo. La prima, meno celebre dell'altra, è organizzata
dalla confraternita dei Bianchi, dal cui oratorio muove, dopo la messa
"in coena Domini" e dopo che i partecipanti hanno consumato
un a cena a base di legumi, agnello, pesci arrostiti e finocchi.
I dodici partecipanti, incappucciati e ciascuno con una croce in
spalla, procedono distanziati di alcuni metri l'uno dall'altro,
preceduti da un figurante detto "centurione"
e seguiti dai maestri della confraternita.
Incerta è l'origine di questa manifestazione - il cui svolgimento,
sospeso una ventina d'anni fa, è stato ripreso nel 1979 - anche se e
la foggia dell'abito del "centurione" lascia pensare
al secolo XVIII.
La processione del Venerdì Santo prevede, nello schema attuale,
che il corteo sia aperto da un trombettiere e da alcuni suonatori
di tamburo, seguiti da gruppi di persone
indossanti l'abito della confraternita dei Turchini, che la organizza
da secoli, e recanti a spalla i Misteri, ossia rappresentazioni
plastiche a soggetto religioso (alcune fisse, altre variabili di anno
in anno), e la statua della addolorata. Viene quindi portato sempre
spalla il "Cristo morto" ligneo settecentesco scolpito da
Carmine Lantriceni, seguito dalla banda musicale, dalle autorità
religiose, civili e militari dell'isola e dal pubblico.
Il corteo parte, di primo
mattino, dalla Terra Murata (località di Procida n.d.r.), dove uno dei confratelli più
anziani procede alla chiamata dei partecipanti, secondo un ordine anticamente
stabilito. Fino alla metà del secolo scorso, venivano portati soltanto i Misteri
fissi, mentre i confratelli si facevano la disciplina.
L'origine della processione è da porsi è tra la fine del
secolo XVI e il sec. XVII, quando anche a Napoli la confraternita della Solidad
organizzava una processione "con i misteri della Sacra Passione" il cui
svolgimento era in tutto simile a quello della processione di Procida (cfr. CELANO C.,
o.c. 5,1432). |