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I Mamutzones di Samugheo
 

 

Da pochi anni, anche grazie all'opera di ricerca di Dolores Turchi, sono ricomparse a Samugheo (OR) antiche maschere la cui memoria stava scomparendo.
Come negli altri posti della Barbagia (geograficamente Samugheo ne è poco distante), questa maschera è divenuta per gli abitanti un "simbolo culturale", un modo per recuperare la memoria, da non confondere assolutamente con un'attrazione turistica.

Le parentela con le maschere dei Merdules e dei Thurpos sono evidenti così come è evidente l'origine di tutte queste maschere da una antica civiltà pastorale e contadina legata a filo doppio con i suoi animali. Di un legame così stretto da essere riprodotto in forma ironica, cercando forse di esorcizzare quella sorta di dipendenza che si è consci di subire.

  Le maschere di Samugheo sono costituite dai Mamutzones, dall' Urtzus e dagli Omadores. I primi uomini-animali, l'altro pastore. 
I Mamutzones avanzano in gruppo, in maniera disordinata, come un branco di capre alle quali somigliano per le pelli che li vestono e le corna sul copricapo. I campanacci che portano legati alla vita e sul petto avvertono della loro presenza nel paese. Vengono controllati e diretti dai loro pastori, gli Omadores, vestiti con un pesante cappotto di orbace nero,  il cappuccio sempre sul volto scurito da sughero bruciato. Usano dei lunghi bastoni per guidarli e farsi obbedire.

In mezzo al branco spicca una "bestia" più imponente delle altre, più alta e cattiva, difficile da guidare e pericolosa da controllare, l'Urtzus, uno solo in tutto il branco.         
Veste  in maniera simile agli altri ma la sua figura è imponente, incute rispetto con quel copricapo coperto di pelli su cui troneggia la testa di un  caprone dalle lunghe corna ed il suo modo di muoversi fintamente aggressivo, pronto a caricare ed incornare tutto e tutti. Specialmente le belle ragazze che incontra sul suo cammino.
  L'Omadores fatica moltissimo a controllarlo, non riesce a domarlo, alla fine è costretto ad ucciderlo per porre fine alle sue ribellioni.

Dopo di questo basta un bicchiere di vino per farlo rialzare e ripartire. Si ricomincia. Fra le persone che gli si avvicinano e l'Urtzus che cerca di farsi rispettare come capo branco. Si arriva fino alla piazza, qui i Mamutzones effettuano un ballo intorno alla selva di corna costituita dai loro copricapi disposti a circolo fino a quando l'Urtzus si ribella nuovamente e viene con molta difficoltà ucciso dagli Omadores.
  Un' applauso accompagna tutta la pantomima e l'uscita dei Mamutzones ormai esausti dalla piazza.

Si ringrazia il comune di Samugheo per la collaborazione

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