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L'origine della processione
delle "Vare", detta anche del Giovedì Santo o dei Misteri, si deve alla
Congregazione di S. Filippo Neri che la originò come atto di fede nel 1780. Da quell'anno
la processione subì alterne fortune. Dal 1790 al 1801 la sua importanza andò scemando
con il venir meno delle persone che ne curavano l'organizzazione.
Dal 1801 non si parlò più delle Vare fino al 1840 quando Giuseppe Alesso, farmacista e
appassionato conoscitore delle tradizioni locali, dopo essersi assicurato l'appoggio di un
gruppo di compaesani, inviò a sua maestà Ferdinando II (Re delle due Sicilie) una
domanda in cui chiedeva l'autorizzazione a riprendere l'uso dell'antica festa del Giovedì
Santo a Caltanissetta. Quell'anno uscirono sette
Vare con personaggi di cartapesta. L'entusiasmo suscitato dall'iniziativa fece stabilire
di realizzare quattordici Vare (come le fermate della via crucis) e, per risolvere il
problema economico, le Vare furono date in affidamento ai vari ceti della città favorendo
in questa maniera anche la partecipazione attiva di tutta la cittadinanza.
Una precisa ricostruzione storica dell'evento è stata
fatta dal Comune di Caltanissetta
sul cui sito possiamo anche trovare una dettagliata descrizione di tutti i Misteri presenti
nella processione |